L’intervento - che è stato preceduto da un’accurata attività info-investigativa svolta dai militari del Gruppo di Firenze al fine di individuare i target più a rischio – ha consentito di individuare all’interno delle strutture ispezionate, risultate essere particolarmente fatiscenti, 34 lavoratori di origine cinese intenti a lavorare in condizioni di particolare degrado, in ambienti privi di qualsiasi requisito di sicurezza, alcuni adibiti anche a dormitori.
Più in particolare, dei 34 lavoratori complessivamente controllati:
• 20, erano completamente privi di contratto di lavoro e 13 di essi erano soggetti totalmente “clandestini” ai fini della normativa sul permesso di soggiorno;
• 10, sono risultati “irregolari” poiché erano in possesso di un contratto di lavoro non rispondente alla reale effettivamente attività svolta (ad esempio, dichiarazione di un impiego part time anziché full time).
I 13 soggetti clandestini (tutti di etnia cinese) ed 1 datore di lavoro parimenti asiatico sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Firenze, rispettivamente, per il reato di ingresso e soggiorno illegale sul territorio nazionale (ex art. 10-bis del D.Lgs. n. 286/1998), mentre il datore di lavoro risponderà all’autorità Giudiziaria della fattispecie penale consistente nell’aver impiegato alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno (ex art. 22, commi 12 e 12-bis, della citata normativa).
È stata disposta, contestualmente, la sospensione dell’attività a cura dell’Ispettorato del Lavoro nei confronti di 2 ditte.
L’ASL di Firenze, invece, ha provveduto a contestare autonomamente violazioni alla normativa in materia di sicurezza sul lavoro nonché a rilevare le scarse condizioni igienico-sanitarie dei locali.
Le sanzioni amministrative comminate nei confronti dei datori di lavoro e delle persone clandestine sorprese durante le attività di servizio ammontano complessivamente a oltre € 70.000.
L’attività ispettiva dei giorni scorsi – finalizzata a tutelare i lavoratori in regola e preservarli dalla concorrenza sleale posta in essere da chi opera illegalmente - si inquadra in un più ampio programma di collaborazione in corso da alcuni anni tra le Istituzioni Guardia di Finanza, Ispettorato del Lavoro e Azienza Sanitaria Locale, che - nel corso del corrente anno - ha visto decuplicare (+925%) i risultati conseguiti rispetto al 2017
26/11/2018 12.25
Guardia di Finanza - Comando regionale
Guardia di Finanza - Comando regionale
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