Firenze, 05 febbraio 2024 – Un ladro ha sfidato l’allarme e ha fatto irruzione nel Bar Bonaiuti di viale Belfiore nella notte tra domenica e lunedì. L’uomo ha ignorato il rumore e ha rovistato per dieci minuti nel locale, portando via alcune bottiglie di vino. Dalle indagini è emerso che l’uomo verso le 3, ha infranto il vetro del bar con un tombino. Entrato dentro, non trovando monete, ha rubato il registratore di cassa e tre bottiglie di vino.
«E’ la quinta volta in un anno – afferma la proprietaria Debra Ann Bonaiuti -, non si riesce più a lavorare in queste condizioni. Siamo terrorizzate anche perché l’allarme non li fa scappare, queste persone non hanno paura di niente». Debra, dopo cinque furti in un anno, non tiene più soldi nel locale che conduce con la sorella «nemmeno cioccolato o cibo». «Lo dico ancora, non hanno nulla da perdere, non avvertono il pericolo che possano essere puniti perché anche se li arrestano il giorno dopo sono di nuovo liberi. Serve una riforma della giustizia che protegga il cittadino».
I problemi causati da una spaccata sono molti e non riguardano solo il danno economico: «C’è anche il tempo che sprechiamo e nessuno ci risarcisce. Senza contare gli effetti sulla vita privata – continua -, io e mia sorella non abbiamo più pace. Soprattutto il weekend temiamo sempre che qualcuno ci telefoni per dirci che c’è stato un furto. Inoltre, abbiamo anche deciso di chiudere prima, alle 15.30 invece che alle 18 perché non ci sentiamo più al sicuro».
Se domenica mattina, i carabinieri sono arrivati in via dei Servi per una spaccata a un negozio, sabato è stata la volta de La Botteghina, il negozio di alimentari inaugurato circa un anno e mezzo fa a Monticelli. Intorno alle 5 qualcuno ha rotto la vetrata ed è fuggito con l’incasso. All’aurora di giovedì, invece, i malviventi hanno preso di mira BiancaZeroZero di via Fra’ Paolo Sarpi. Secondo quanto accertato, sconosciuti dopo aver scassinato la porta di ingresso sono penetrati nell’attività e poi sono scappati con 400 euro di fondocassa, un telefono aziendale, una cassa bluetooth e persino una affettatrice. «Sono veramente scoraggiato – racconta Hamed Abdelrahman, il 22enne che da settembre dirige il locale -, è la seconda volta in due mesi. A dicembre mi hanno distrutto la vetrata». Per il 22enne è difficile lavorare in queste condizioni «oltre al danno economico, c’è una grande perdita di tempo».
Fonte: La Nazione Firenze
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